I numeri si basano sulle rilevazioni del portale Alloggiati Web,dove obbligatoriamente si devono registrare la presenza degli ospiti. L’Associazione sottolinea come la percezione degli operatori del settore sia tutt’altra, in molte località turistiche, le presenze risultano in calo o, nella migliore delle ipotesi, stazionarie.

I dati ufficiali del Viminale parlano di un aumento dei flussi turistici in Italia, ma Federalberghi non ci sta. L’associazione nazionale degli albergatori contesta apertamente le cifre diffuse nei giorni scorsi dal Ministero dell’Interno, sostenendo che esse non riflettano l’andamento reale del settore. Secondo quanto riportato dall’ANSA, i numeri si basano sulle rilevazioni del portale Alloggiati Web, la piattaforma sulla quale le strutture ricettive devono obbligatoriamente registrare la presenza degli ospiti. Tuttavia, Federalberghi sottolinea come la percezione degli operatori del settore sia tutt’altra: in molte località turistiche, le presenze risultano in calo o, nella migliore delle ipotesi, stazionarie. “La crescita segnalata dal Viminale – affermano i vertici dell’associazione – è in realtà frutto dell’emersione di una quota significativa di strutture abusive o irregolari, che fino a poco tempo fa sfuggivano a ogni tipo di controllo.” Un risultato, questo, attribuito all’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), il nuovo strumento normativo che ha permesso di tracciare e regolarizzare molte attività finora sommerse.

L’associazione invita quindi a leggere i dati con cautela, distinguendo tra crescita reale del turismo e aumento delle registrazioni dovuto alla maggiore trasparenza del sistema. “Il CIN rappresenta un passo avanti importante nella lotta all’abusivismo – concludono da Federalberghi – ma non deve essere confuso con un effettivo incremento della domanda turistica.”