Le operazioni di spegnimento, sono state fin da subito intense e complesse. Con il calare del sole, i mezzi aerei hanno dovuto sospendere le operazioni per motivi di sicurezza. La situazione resta critica e l’intervento riprenderà alle prime luci dell’alba
Terzigno – Non si arresta l’emergenza incendi in Campania. Dalle 15 di oggi un vasto rogo sta divorando la pineta del Monte Somma, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio. Le fiamme, alimentate dal caldo torrido e dal vento, si sono rapidamente propagate sul versante tra Terzigno e Ottaviano, raggiungendo i 1050 metri di quota e avvolgendo ettari di vegetazione mediterranea in un fumo denso e nero visibile a chilometri di distanza. Le operazioni di spegnimento, coordinate dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli sono state fin da subito intense e complesse. In campo anche un Canadair, operativo fino al tramonto, con numerosi lanci d’acqua per tentare di contenere l’avanzata del fronte del fuoco e proteggere le abitazioni più vicine. Con il calare del sole, i mezzi aerei hanno dovuto sospendere le operazioni per motivi di sicurezza. La situazione resta critica e l’intervento riprenderà alle prime luci dell’alba. Intanto, è stato attivato un tavolo permanente presso la Prefettura di Napoli, dove si coordina l’emergenza coinvolgendo Protezione Civile, enti locali, forze dell’ordine e vigili del fuoco.
Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile regionale, dall’inizio dell’estate sono stati registrati 1.060 incendi boschivi in Campania, con una superficie complessiva bruciata che supera i 2.500 ettari. Un dato allarmante che evidenzia la gravità di un fenomeno sempre più ricorrente, aggravato da temperature estreme, siccità e in molti casi da dolo. Il Parco Nazionale del Vesuvio, scrigno di biodiversità e patrimonio naturalistico unico, è sempre più spesso sotto attacco. “Siamo fortemente preoccupati per l’evolversi della situazione”, ha dichiarato Raffaele De Luca, presidente dell’Ente Parco. “Seguiamo minuto per minuto l’andamento dell’incendio e confidiamo nel lavoro instancabile delle squadre a terra e dei piloti dei mezzi aerei. Il nostro pensiero va alla tutela dell’ambiente e alla sicurezza di chi vive e lavora intorno al vulcano”.
Nei giorni scorsi, un altro vasto incendio aveva già colpito l’area tra Scafati e Boscoreale, richiedendo due giorni di interventi ininterrotti. In quell’occasione, come oggi, i sindaci dei comuni coinvolti hanno invitato i cittadini alla massima prudenza, sconsigliando l’esposizione all’aria aperta a causa del fumo e delle sostanze tossiche disperse nell’atmosfera. Il Vesuvio brucia ancora, e con esso parte del suo prezioso ecosistema. Una ferita aperta che ogni anno si rinnova, sotto gli occhi impotenti di cittadini e istituzioni. Resta ora da sperare in un cambio del meteo e in un intervento risolutivo, affinché il fuoco non avanzi oltre, consumando ciò che resta del polmone verde vesuviano. – 08 agosto 2025