Interrogati Raffaele Guarino e Alessandro Di Domenico entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Ascoltati invece Michele Zambelli e Raffaele Guida “il sensitivo”. Resta ancora agli arresti Francesco Di Maio collaboratore dell’ex sindaco Massimo Coppola
Torre Annunziata – La Procura di Torre Annunziata ha ripreso in questi giorni la sua attività di interrogatorio nel quadro dell’inchiesta nota come “Sistema Sorrento”, che vede sul banco degli imputati l’ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, accusato di aver orchestrato un vasto sistema corruttivo legato all’assegnazione di appalti pubblici. Come riporta il quotidiano Roma in un articolo a firma di Nino Esposito, in questi giorni sono stati effettuati gli interrogati di Raffaele Guarino, coinvolto nella vicenda giudiziaria per presunte indebite pressioni per l’appalto annunale circa la manutenzione delle strade comunali e Alessandro Di Domenico quale affidatario del Teatro Tasso. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Ascoltato invece Michele Zambelli, coinvolto nell’inchiesta quale fornitore di 392 poltroncine per il Teatro Tasso per un importo di circa 100mila euro, il cui iter secondo gli investigatori non sarebbe stato lineare. Ascoltato anche Raffaele Guida, noto come “il sensitivo”, rimesso in libertà a fine luglio dal Tribunale del Riesame per vizi di forma, insieme agli altri tre. Intanto,a Francesco Di Maio, collaboratore dell’ex sindaco e ancora in carcere, gli sono stati riconosciuti gli arresti domiciliari fuori regione, ad Arezzo.
Gli interrogatori di questi giorni rappresentano una fase cruciale per ricostruire le dinamiche interne al presunto sistema corruttivo, su cui la Procura continua a fare luce. Già in precedenza, il Procuratore Capo, Nunzio Fragliasso aveva lasciato aperta la porta a sviluppi futuri. Alcune intercettazioni suggerirebbero che il modus operandi non si limitasse alla sola Sorrento, ma fosse più esteso, con imprenditori pronti a versare tangenti anche in altri comuni, magari già avvezzi a questi “accordi” corruttivi. L’inchiesta “Sistema Sorrento” non è solo una vicenda giudiziaria ma rappresenta un pericoloso capitolo di smarrimento della fiducia nella pubblica amministrazione. La ripresa degli interrogatori da parte della Procura di Torre Annunziata segna un nuovo step nel percorso investigativo e come ribadito, la sensazione rimane che l’inchiesta sembra destinata ad allargarsi. Intanto la comunità locale attende risposte e verità per tutelare la trasparenza e la legalità nel territorio. – 13 agosto 2025