Custodia cautelare per un uomo ritenuto mandante dell’agguato a Pasquale Aiello. Il delitto nel 2007 sotto casa della vittima, legata al clan D’Alessandro.
Castellammare di Stabia – A diciassette anni dall’omicidio di Pasquale Aiello, c’è una svolta nelle indagini: i carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata, su mandato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un uomo accusato di essere il mandante dell’agguato. Aiello, 49 anni, considerato vicino al clan D’Alessandro, fu assassinato l’8 gennaio 2007 a Castellammare di Stabia. L’agguato avvenne sotto la sua abitazione, in via Petrarca, e fu eseguito con numerosi colpi di arma da fuoco esplosi a distanza ravvicinata, lasciandogli nessuna possibilità di scampo.
Secondo quanto emerso dalle nuove indagini, coordinate dalla Dda, l’omicidio sarebbe stato pianificato nei minimi dettagli e ordinato proprio dall’uomo arrestato. L’accusa contestata è di omicidio aggravato dalla premeditazione, dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare le attività del clan D’Alessandro, da decenni egemone nel territorio stabiese. Il delitto si inserisce in un periodo particolarmente teso sul fronte criminale, segnato da faide e regolamenti di conti. L’efferatezza dell’omicidio destò grande impressione in città e rappresentò uno dei momenti più cupi di quegli anni di violenza. Dopo una lunga fase investigativa e numerosi approfondimenti sull’ambiente criminale locale, si è arrivati alla misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli. Un tassello importante, sottolineano gli inquirenti, nella complessa attività di contrasto alla camorra vesuviana.
Non si escludono ulteriori sviluppi: le indagini proseguono per chiarire l’intera rete di complicità dietro l’agguato. Intanto Castellammare osserva con attenzione: le ferite lasciate da quegli anni di piombo non sono ancora del tutto rimarginate. – 15 luglio 2025
