Un suolo pubblico trasformato in profitto privato sotto gli occhi di chi, evidentemente, ha scelto di non vedere. Le responsabilità sono molteplici, ma la domanda resta:dov’è lo Stato?Dove sono le Forze dell’Ordine preposte? Sulla questione, ancora una volta interviene Rosario Lotito (M5S)
Sorrento – Via Luigi De Maio, a due passi da Marina Piccola, dovrebbe essere il biglietto da visita di una città che si vanta di ospitare il mondo. E invece, incredibilmente, in questa estate di eventi inaspettati che hanno sconvolto non di poco la comunità residente, si registra l’ennesima sconfitta dello Stato. Tra suolo pubblico occupato illegittimaente , stradine storiche completamente trasformate in ristoranti all’aperto, ci mancava soltanto un parcheggio abusivo. A quanto sembra gestito da individui senza alcuna autorizzazione, lungo una delle piu importanti strade della città. Violazioni che si continuano a consumare alla luce del sole, in una città in cui impera il caos totale frutto di un turismo incontrollarto e di bassa qualità. Dove anche la gestione dell’ordine pubblico, nonostante le forze dispiegate, continua a fare acqua da tutte le parti. Sì, perché è alla luce del sole che si consuma quest’ultima violazione in questi giorni più volte segnalata. Non in periferia, ma nel cuore pulsante di una città a vocazione turistica, meta di eventi internazionali, crocevia di bellezza e cultura. Un suolo pubblico trasformato in profitto privato sotto gli occhi di chi, evidentemente, ha scelto di non vedere. Sulla questione, ancora una volta interviene Rosario Lotito, esponente locale del M5S che si chiede se la legalità, a Sorrento, continua ad essere opzionale; se il rispettare le regole è da ingenui, e che chi se ne infischia può fare i propri comodi indisturbato. Un messaggio che non può assolutamente passare, ma che a di fronte a tali inconcepibili situazioni, viene recepito da turisti e cittadini che pretendono di vivere la loro città.
Le responsabilità sono molteplici, ma la domanda resta: dov’è lo Stato? Dov’è la Polizia Municipale? Dov’è il rispetto delle ferree disposizioni impartite dalla Commissaria Prefettizia? Non è accettabile che, nonostante le rigide direttive calate dall’alto, sul territorio si continui ad assistere a scene che sanno di far west urbano. La sensazione che la gestione dell’ordine pubblico continui a rimanere clamorosamente fuori controllo, se non ignorata, o quantomeno ancora tollerata. Bisogna fare molto di più altrimenti , nonostante le ferree disposizioni, continuerà a passare il messaggio dell’indifferenza caratteristica degli ultimi decenni.
“Il punto – puntualizza Lotito – non è solo il parcheggio abusivo in sé – che, in quel luogo e con determinate modalità, rappresenta un reato inconcepibile – ma l’umiliazione quotidiana inflitta a chi crede ancora nello Stato di diritto. Ogni violazione non punita è uno schiaffo a chi lavora onestamente, a chi paga le tasse, a chi resiste alla tentazione di fare il furbo in un sistema che premia chi se ne frega.” – Bisognerebbe rendersi conto che Sorrento non può diventare la terra di nessuno. Non può essere il palcoscenico su cui si recita ogni giorno la farsa dell’impunità. Chi sceglie la scorciatoia non può continuare a passarla liscia, mentre chi rispetta le regole viene lasciato solo.
Difronte al fallimento e alla inattendibilità della politica, ora serve coraggio. Se si vuole un futuro per la città e il territorio, necessita rompere con il passato liberantosi innanzitutto di personaggi che oltre ad aver preso in giro i propri sostenitori, hanno badato soltanto ad ingrossare i patrimoni personali lucrando su determinate situazioni. Ora, come indicato dalla Commissaria Prefettizia , dott.ssa Scialla, serve controllo. Serve una presenza costante delle Forze dell’Ordine, ma anche una volontà di riaffermare le regole, determinata e intransigente, affinchè la legalità diventi prassi quotidiana, presidio attivo, scelta irreversibile. Chi chiede rispetto per la città lo fa non solo per amore, ma per giustizia. Perché una Sorrento giusta è possibile. Ma solo se si ha il coraggio di dire basta. E di passare, finalmente, dalle parole ai fatti. – 21 giugno 2025