Dopo la revisione e il ripristino del rendiconto 2024 da parte della Commissaria Prefettizia, Rosalba Scialla è il M5S a sollevare interrogativi destinati a far discutere.
Sorrento – Con un atto di straordinaria rilevanza istituzionale, la commissaria prefettizia dott.ssa Rosalba Scialla ha disposto la revisione e il ripristino del rendiconto 2024, già approvato lo scorso aprile dalla giunta dell’ex sindaco Massimo Coppola, attualmente detenuto con gravi accuse di corruzione.
Il provvedimento della Commissaria è arrivato dopo un’attenta analisi del documento contabile, da cui sono emerse numerose anomalie: errori formali, omissioni significative e criticità che, se non corrette, avrebbero potuto compromettere l’equilibrio finanziario dell’Ente. Tra le prime misure, è stato disposto anche il ripristino del fondo di garanzia, strumento essenziale per tutelare la solidità economica del Comune. Sulla gravità dell’argomento che anche gli organi di informazione tentano a far passare sotto banco, vengono però,sollevati una serie di interrogativi. In particolar modo da quella parte della politica, che da sempre,anche in Penisola Sorrentina, oltre alla questione ambientale, si batte per il rispetto delle regole e delle istituzioni. Infatti, l’intervento della Commissaria Prefettizia ha immediatamente suscitato la reazione dell’esponente locale del Gruppo Territoriale del M5S: Rosario Lotito. Il quale sollevando una serie di quesiti, destinati senz’altro a far discutere, pone l’attenzione del come sia stato gestito il bilancio da parte dell’amministrazione facente capo all’ex sindaco Coppola: bilancio errato per errore o per pressione politica? Perché il Dirigente Finanziario ha redatto un bilancio non veritiero?” Domande che, secondo il M5S, chiama in causa non solo responsabilità tecniche ma anche possibili pressioni politiche. Le ipotesi avanzate sono diverse:
-Incapacità tecnica? “Poco credibile, osserva Lotito, se dopo l’intervento della commissaria il bilancio è stato corretto, significa che le competenze tecniche c’erano.”
-Pressioni politiche? “Più plausibile – evidenzia Lotito – l’idea che si sia voluto “aggiustare” il bilancio per evitare di far emergere spese irregolari non è campata in aria, soprattutto in un contesto amministrativo già scosso da scandali giudiziari”.
-Convenienza personale? “Non si esclude che il dirigente abbia agito per interesse, scegliendo di ignorare le criticità per quieto vivere o peggio, per convenienza diretta” – sottolinea a tale proposito l’eponente M5S.
-Dove finisce il ruolo tecnico e inizia la sudditanza politica? “Il dirigente – ricorda Lotito – non è un semplice esecutore ma un garante della legalità: è tenuto a operare in modo imparziale, anche se ciò significa entrare in rotta di collisione con la politica”.
Una svolta per la trasparenza a Sorrento – “La revoca del bilancio da parte della Commissaria è un fatto rarissimo e rappresenta un segnale fortissimo di discontinuità”, sottolineano alcuni osservatori. Un atto che, più che burocratico, assume il valore simbolico di una vera e propria bonifica amministrativa.
“La sensazione – conclude Lotito – è che finalmente a Sorrento si stiano aprendo le finestre. Si respira legalità, e questo è un bene per tutti i cittadini”. – 29 giugno 2025