Protagonista dell’evento, la nuova Commissaria Prefettizia Rosalba Scialla che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione verso la tutela del patrimonio naturale, sottolineando l’importanza della trasparenza e della vigilanza costante.
Sorrento – Una cerimonia sobria, istituzionale, perfino elegante, quella che ha visto ieri la consegna della Bandiera Blu 2025 a Sorrento e ai comuni limitrofi. A fare da cornice, lo scenario mozzafiato del litorale sorrentino. Protagonista dell’evento, la nuova Commissaria Prefettizia Rosalba Scialla, alla sua prima uscita pubblica dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale. In evidenza la partecipazione delle sole autorità civili e militari, nessuna rappresentanza politica: un segnale chiaro di transizione amministrativa, ma anche, forse, di distanza da alcune questioni spinose. La Commissario, ha colto l’occasione per esprimere il proprio ringraziamento ai sorrentini per l’accoglienza ricevuta ed il sostegno al suo lavoro.
Come è noto, il riconoscimento, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), premia le località costiere che eccellono per qualità delle acque, servizi e sostenibilità ambientale. Oltre a Sorrento, a ricevere il vessillo anche Piano di Sorrento, Vico Equense, Massa Lubrense e Anacapri.
A margine della cerimonia,tuttavia, non sono mancate le perplessità di cittadini e associazioni ambientaliste. Se la Bandiera Blu è sinonimo di eccellenza ecologica, resta difficile ignorare le numerose criticità ambientali che affliggono da anni anche il litorale sorrentino. A partire dagli abusi edilizi sui lidi, dall’occupazione spesso disinvolta del suolo demaniale, fino alle carenze strutturali nei sistemi di depurazione. È nota, del resto,l’attività di segnalazione da parte di associazioni e cittadini che hanno portato ad una serie di indagini e procedimenti , senz’altro all’attenzione anche della Commissario Scialla, che vedono coinvolti nel tempo diversi stabilimenti balneari della zona, accusati di violazioni sul suolo demaniale.
Eppure, la costa continua a fare bella mostra di sé, fregiata di un riconoscimento che ,secondo i detrattori,rischia di essere più una medaglia turistica che una garanzia di legalità. La stessa FEE, peraltro, basa le sue valutazioni su criteri tecnici e documentali forniti dagli enti locali, spesso autoreferenziali e, in certi casi, non del tutto aggiornati. L’assenza di un sistema di verifica esterno e indipendente apre a dubbi sulla reale efficacia del marchio come strumento di controllo ambientale.
Nel suo discorso, la Commissaria Scialla ha ribadito l’impegno dell’amministrazione verso la tutela del patrimonio naturale, sottolineando l’importanza della trasparenza e della vigilanza costante. Una promessa importante, soprattutto in un momento in cui la credibilità delle istituzioni locali deve necessariamente essere ricostruita. Si spera pertanto nell’azione decisa e concreta già avviata dalla Commissaria Prefettizia, nell’imporre il rispetto delle regole anche lungo il litorale. Dove non si può più tollerare situazioni di illegalità spesso accompagnate da atteggiamenti anche arroganti nel silenzio assordante delle Autorità preposte. In un tale scenario, finché il mare limpido sarà accompagnato da concessioni opache e inerzie colpevoli, sarà difficile convincere l’opinione pubblica che quella Bandiera Blu sia più di una coreografia estiva. – 28 giugno 2028