Venerdì 27 giugno, a Sorrento, sventolerà nuovamente la Bandiera Blu. Ma sotto quel vessillo, simbolo di qualità ambientale e rispetto delle regole, si cela un paradosso che sa di beffa per cittadini e ambientalisti.
Sorrento – Anche quest’anno, il vessillo blu sventolerà lungo le spiagge di Sorrento. Alla cerimonia ufficiale, presso la Villa Comunale Salve D’Esposito, venerdì prossimo, saranno presenti le autorità civili e militari. Secondo la stampa locale dovrebbe essere presente anche il prefetto Rosalba Scialla, Commissario straordinario del Comune, chiamata proprio a riportare legalità e trasparenza dopo le note vicende giudiziarie che hanno travolto l’ex sindaco Massimo Coppola.
Eppure, tra i lidi premiati con il prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education (FEE), figurano nomi già noti non solo ai bagnanti ma anche agli uffici della Procura, della Soprintendenza e dell’Ufficio Tecnico Comunale. Vari stabilimenti che in passato sono stati oggetto di segnalazioni, denunce, sopralluoghi e — in diversi casi — ordini di demolizione per abusi edilizi perpetrati sul suolo demaniale marittimo.
Nonostante i rilievi, le segnalazioni e denunce da parte di associazioni e cittadini, nulla è accaduto. Il Comune non ha dato seguito alle ordinanze, non ha proceduto ad alcuna demolizione, né tantomeno ha revocato o non rinnovato le concessioni balneari, come invece imporrebbe una lettura rigorosa del regolamento stesso della Bandiera Blu. – Secondo la FEE, infatti, per ottenere la Bandiera Blu è necessaria la piena conformità edilizia e urbanistica. La presenza di abusi, anche sanabili, dovrebbe costituire causa di esclusione automatica dal programma. Ma a Sorrento, a quanto pare, il principio della legalità può attendere.
La situazione appare surreale: mentre la città cerca faticosamente di voltare pagina dopo le ombre giudiziarie che ne hanno intaccato la credibilità istituzionale, si celebra con fasto un riconoscimento che, per statuto, non dovrebbe essere concesso a chi non è in regola. La bandiera della legalità, in questo caso, sembra più un drappo steso a coprire le irregolarità che un simbolo di buone pratiche. – C’è da chiedersi se la FEE sia a conoscenza delle gravi criticità urbanistiche che riguardano alcuni degli stabilimenti premiati. E se lo fosse, perché continua ad assegnare la Bandiera Blu in un contesto dove la legge resta lettera morta?
In attesa di risposte, venerdì si terrà la cerimonia. Sotto il sole e sotto la Bandiera Blu, sventolerà anche il sospetto che, a Sorrento, la qualità dell’ambiente valga meno delle relazioni istituzionali. E che, in certi casi, l’abusivismo non solo non venga punito, ma addirittura premiato. – 25 giugno 2025