Vico Equense, una passerella per pochi: il bene pubblico secondo l’amministrazione comunale

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Dietro la “generosità” di un privato, la solita vecchia storia. Con l’avallo del Comune il demanio marittimo usato a prorio uso e consumo


A Vico Equense c’è chi si affanna per il bene collettivo e chi invece — con impeccabile prontezza amministrativa — sa rendere la cosa pubblica funzionale all’interesse di pochi. La delibera di Giunta n.86 del 9 maggio 2025, approvata e pubblicata con una celerità che lascia sbalorditi, autorizza la realizzazione di una passerella in legno su un’area demaniale marittima. A proporla, con spirito apparentemente filantropico, è un soggetto privato, probabilmente riconducibile ad una nota struttura  di Marina d’Aequa,con il tempo cresciuta a dismisura sulla spiaggia del Pezzolo.

Secondo quanto denunciato dal prof. Franco Cuomo, storico attivista ambientale e referente dei VAS di Vico Equense, non si tratterebbe di un intervento disinteressato. Anzi, dietro la “sponsorizzazione tecnica” approvata ai sensi dell’art. 134 del D.lgs. 36/2023, si cela l’ennesimo episodio di “colonizzazione” del demanio marittimo da parte di soggetti privati, con l’avallo silenzioso — e complice — dell’amministrazione comunale.

La passerella, larga circa un metro e mezzo, dovrebbe servire a “favorire l’accessibilità alla spiaggia anche ai diversamente abili” e a “valorizzare i ruderi storici” presenti nell’area. Una narrazione ineccepibile sul piano della retorica istituzionale. Ma come sottolinea amaramente Cuomo, la storia dell’area racconta altro: anni fa, proprio su quella stessa lingua di sabbia, il precedente proprietario aveva ottenuto dal Comune un permesso per l’accesso a un garage. Un garage sulla spiaggia, prospiciente il mare. Un’autorizzazione tanto assurda quanto significativa.

I nuovi proprietari non hanno ereditato formalmente quel permesso. Ma, guarda caso, oggi propongono la costruzione di una comoda passerella in legno, che consenta — tra le righe — anche un accesso privilegiato alla struttura turistica, evitando ai clienti il lungo e scomodo percorso di via Arcoleo e delle scalette di via Pezzolo.

Cui prodest? Ai cittadini, certamente no. “Non scrivo più per loro, non lo meritano”, afferma senza mezzi termini Cuomo, denunciando la totale indifferenza della popolazione e il silenzio assordante dell’amministrazione comunale, “a partire da un sindaco che non ha mai proferito parola su nessuna questione di interesse collettivo”.

Il rischio, secondo l’attivista, è che la pedana “provvisoria” si trasformi, col tempo, in un passaggio permanente, magari in cemento, sancendo de facto un nuovo diritto di passaggio privato su suolo pubblico. E intanto, l’unico arenile ancora libero da concessioni a Vico Equense rischia l’ennesimo ridimensionamento. Le domande, come sempre, restano senza risposta: chi gestirà la chiusura del cancello? La chiave sarà affidata al resort? Cosa diventerà quell’area tra qualche anno? In un paese dove la rapidità amministrativa si applica solo quando c’è un privato “generoso” di mezzo, il dubbio è legittimo. – 10 maggio 2025

Fonte e foto: Facebook
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