Circumvesuviana,dall’Eav commissione di inchiesta per una situazione che rimane esplosiva. Si continua con vecchi treni, promesse e silenzi istituzionali

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L’ammissione dello stesso ente fa rabbrividire: “Sulla Vesuviana circolano convogli vecchi di 40 o addirittura 50 anni”. Le tante scusanti non possono giustificare il totale abbandono di una delle infrastrutture più importanti per la mobilità regionale e turistica. Ogni incidente è una tragedia sfiorata, ogni corsa è una scommessa con la sorte. Intanto in Penisola sorrentina, continua  il silenzio assordante delle Amministrazioni locali e di Federalberghi

Napoli — I recenti ulteriori  incidenti sulla linea Circumvesuviana riporta tragicamente alla ribalta lo stato fatiscente del servizio ferroviario che collega Napoli con l’area vesuviana e la Penisola Sorrentina. In risposta all’accaduto, l’EAV (Ente Autonomo Volturno) ha annunciato l’istituzione di una commissione d’inchiesta per accertare le cause “esogene ed endogene” del sinistro. Ma da quanto emerge per ammissione dello stesso ente, e riportatao da Ansa,  fa rabbrividire: “Sulla Vesuviana circolano convogli vecchi di 40 o addirittura 50 anni”. L’ennesima conferma che si tratta di una rete allo stremo, sostenuta eroicamente da operai e personale viaggiante, ma completamente trascurata a livello strutturale e strategico. EAV si difende sottolineando ritardi legati a contenziosi amministrativi, alla pandemia, alla guerra in Ucraina e, più recentemente, a un’alluvione a Valencia. Una sfilza di eventi che, seppur reali, non possono giustificare il totale abbandono di una delle infrastrutture più importanti per la mobilità regionale e turistica. Mentre si aspettano – forse entro il 2027 – i 56 nuovi treni già finanziati, resta una verità amarissima: oggi, nel 2025, migliaia di pendolari e turisti continuano a viaggiare su carrozze che dovrebbero essere da tempo rottamate.

Ma a lasciare più sconcertati è il silenzio assordante delle istituzioni locali. I sindaci della Penisola Sorrentina, pur essendo i primi testimoni delle continue disfunzioni della Circumvesuviana, (così come anche per l’emergenza sanitaria) si limitano a sporadiche dichiarazioni, senza mai intraprendere un’azione coordinata o incisiva per difendere i diritti dei cittadini e garantire una mobilità sicura. E non va meglio con Federalberghi Penisola Sorrentina, che pure dovrebbe essere in prima linea nel denunciare una situazione che danneggia gravemente l’immagine turistica del territorio: silenzio, inerzia, complicità implicita. Il risultato è una mobilità pubblica al collasso, una rete ferroviaria da Terzo Mondo in una delle aree a più alta vocazione turistica d’Europa. Ogni incidente è una tragedia sfiorata, ogni corsa è una scommessa con la sorte. I ritardi e le soppressioni sono quotidianità, e la sfiducia cresce.

La commissione d’inchiesta annunciata da EAV appare come un palliativo tardivo e autoreferenziale. Occorre ben altro: un piano straordinario per il rinnovamento della linea, un pressing istituzionale costante, e soprattutto il coraggio politico di dire che così non si può più andare avanti.mFino ad allora, la Circumvesuviana resterà quello che ormai è diventata: un pericolo su rotaia, il simbolo amaro di un territorio dimenticato dai suoi stessi amministratori. – 04 maggio 2025

Fonte, Ansa

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