Sorrento parcheggio via Rota ,con Vincenzo Iurillo “giusto per non dimenticare”

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Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano”ripercorre, con date e personaggi, i quindici anni di una intrigata e complessa vicenda,circa la quale una parte della città tuttavia ha saputo ribellarsi
Sorrento – L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, in modo definitivo,  ha quindi stabilito che le opere, relative ad un enorme parcheggio interrato, realizzate nel fondo di Via Rota sono abusive. Di conseguenza risultano corretti  sia il provvedimento sanzionatorio che  la successiva acquisizione dell’area da parte del Comune di Sorrento.  Si conclude così una intrigata e complessa vicenda che ebbe inizio circa  quindici anni fa, quando a seguito delle denunce del presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito del coordinatore locale di Italia dei Valori ,l’Avv. Giovanni Antonetti e dell’allora Consigliere di Opposizione, Rosario Fiorentino, venne bloccato il cantiere in Via Rota. Il cui progetto era quello di realizzare circa 250 box interrati con lo sventramento di un polmone di verde di enorme valore botanico e paesaggistico. Una vicenda immediatamente attenzionata dalla Magistratura e che ebbe un imponente clamore mediatico anche a livello nazionale. A distanza di tanti anni, dopo un iter lungo e complicato, ora la palla passa al Comune di Sorrento che deve stabilire il futuro di un’area nel centro della città e che da troppo tempo risulta, in modo degradante, totalmente abbandonata. In particolar modo una risposta concreta e convincente deve arrivare, si spera nell’immediato, dai vertici dell’Amministrazione, dal sindaco Massimo Coppola,  circa la realizzazione di un parco da dedicare al compianto Giovanni Antonetti.
Come si sviluppò, ma soprattutto chi sono stati i protagonisti  di tale lunga vicenda che ha interssato la nostra Città per tanti anni, ce lo ricorda il giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, Vincenzo Iurillo con un post su Facebook:
“Per comprendere bene, e fino in fondo, l’accaduto, vanno messe in fila alcune notizie e alcune date:
Aprile 2009: Salvatore Langellotto viene arrestato con accuse di estorsione aggravata dal metodo camorristico del clan Esposito: è l’inizio dell’iter che si concluderà con la sua condanna, definitiva (con reati riformulati) nel 2015. Da quel momento, gli amministratori locali sanno chi è e quali problemi giudiziari si porta appresso
Novembre 2010: La EdilGreen della famiglia Langellotto (tra cui Salvatore Langellotto, che lavorerà personalmente a quel cantiere e poi ne seguirà personalmente le varie vicissitudini) ottiene il permesso a costruire rilasciato da due commissari ad acta della Provincia di Napoli.
Situazione politica in quel momento:
Sindaco di Sorrento è Giuseppe Cuomo (Forza Italia), la cui famiglia era socia in un paio di società della famiglia Langellotto
Presidente della Provincia di Napoli è Luigi Cesaro (Forza Italia), a capo di una giunta il cui vice presidente è Antonio Pentangelo (Forza Italia) e il referente della costiera sorrentina è l’assessore al Turismo Pietro Sagristani (Udc).
Giovanni Antonetti, uno dei denuncianti, era appena stato il candidato sindaco di Italia dei Valori a Sorrento. Non riuscì nemmeno a essere eletto in consiglio comunale, nonostante la residenza a Sorrento di ben due parlamentari in carica, Nello Di Nardo e Antonio Palagiano. Ancora oggi la famiglia Antonetti lamenta lo scarso supporto degli esponenti e parlamentari Idv sia alla candidatura di Giovanni che alla sua battaglia per impedire quel parcheggio. Oggi Nello Di Nardo è un coordinatore di Forza Italia.
Giusto per non dimenticare.” – 12 febbraio 2025
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