Sorrento il  “Sistema Coppola” e la verità che brucia: tutti sapevano, nessuno parlava?

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A rendere pubblici gli ultimi, gravissimi sviluppi è ancora una volta Vincenzo Iurillo, giornalista d’inchiesta tra i più attenti e instancabili nel raccontare il malaffare che infesta la politica campana, attraverso le colonne de Il Fatto Quotidiano.

Sorrento – Di fronte al mare blu di luglio, Sorrento sembra ancora la cartolina perfetta. Ma dietro le quinte un’intera comunità continua a rimanre col fiato sospeso ad interrogarsi travolta dallo scandalo che ha infranto il mito di una politica “prossima alla gente” e svelando, secondo i magistrati, un “sistema corruttivo sistematico e consolidato” radicato nelle fondamenta dell’amministrazione comunale. È il “Sistema Sorrento”, ed è l’inchiesta che ha condotto in carcere l’ex sindaco Massimo Coppola, arrestato in flagranza il 20 maggio scorso con una mazzetta da 6.000 euro appena incassata.

A rendere pubblici gli ultimi, gravissimi sviluppi è ancora una volta Vincenzo Iurillo, giornalista d’inchiesta tra i più attenti e instancabili nel raccontare il malaffare che infesta la politica campana, attraverso le colonne de Il Fatto Quotidiano. È lui a dare voce a ciò che i documenti giudiziari confermano con freddezza: “In Comune tutti sapevano che Coppola prendeva tangenti”. La frase, nuda e definitiva,evidenzia Iurillo,  è contenuta nelle 18 pagine delle motivazioni con cui la dodicesima sezione del Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato la detenzione in carcere per l’ex primo cittadino e per il suo fedelissimo Francesco Di Maio, rigettando le richieste di attenuazione della misura cautelare. Per i giudici, Coppola rappresenta un pericolo attuale e concreto, anche da dimissionario. I suoi legami con l’apparato comunale, persone “di assoluta fiducia” ancora in servizio attivo, gli permetterebbero, secondo il Riesame, di inquinare le prove e reiterare i reati. Le tangenti, infatti, non si sarebbero fermate nemmeno dopo la prima perquisizione, che già aveva fatto emergere 15.000 euro in contanti nascosti. Il quadro delineato dai giudici, sottolinea Iurillo, è sconvolgente: una rete collaudata di relazioni illecite, una macchina oliata per aggiudicare appalti a imprenditori compiacenti, come conferma il verbale inedito di Michele De Angelis, titolare della Prisma. De Angelis, interrogato dai pm il 3 giugno, ha dichiarato che dal 2023 “tutti in Comune sapevano” che le gare d’appalto pilotate erano sempre accompagnate da un compenso. Una delle dirigenti comunali, nominata nel verbale ma il cui nome è omesso per riservatezza, è indicata come persona “di assoluta fiducia” del sindaco. Lei è ora tra i 27 indagati dell’inchiesta

Una città ancora sotto shock – Non è solo un sindaco a crollare: è un’intera idea di amministrazione pubblica ad andare in frantumi. “Il caso De Angelis — si legge nelle motivazioni — non è un episodio isolato, ma la punta dell’iceberg di un diffuso malcostume”. Il giornalista Vincenzo Iurillo, con rigore e pazienza, continua a dare forma al non detto, riportando le voci e i documenti che smascherano una città controllata da un uomo solo al comando, circondato da un entourage complice o, nel migliore dei casi, silenzioso. – Il “Sistema Coppola”, come lo definiscono ora sia i giornali che i magistrati, non è il frutto di una corruzione occasionale, ma di un progetto criminale lucido e metodico, mascherato per anni da amministrazione virtuosa e comunicazione accattivante. Gli atti parlano chiaro: “straordinaria trasgressività e pervicacia criminale”, scrivono i giudici. Parole pesanti, che raccontano un uomo che ha continuato a chiedere tangenti anche dopo essere stato scoperto.

Ora la comunità si interroga. Cosa rimane della fiducia nelle istituzioni locali? Chi risponderà del silenzio complice di tanti dirigenti e funzionari? La città che si vende come capitale della legalità, simbolo del turismo internazionale e dell’accoglienza, deve fare i conti con una verità che brucia sotto il sole di luglio. E intanto Vincenzo Iurillo, con penna affilata e documenti alla mano, continua a raccontare ciò che altri preferiscono ignorare. Nel mare calmo di questa estate bollente, la voce dell’inchiesta è l’unica ancora di verità per una comunità tradita. – 10 luglio 2025

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