Sant’Agnello, mega festa con alcolici ai minori e norme violate con rischio sicurezza. Intervento dei carabinieri, denunciati i proprietari del lido

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 Un episodio che ha confermato la totale assenza di controllo da parte della gestione dell’attività, non solo in termini di sicurezza strutturale, ma anche per quanto riguarda il rispetto delle normative sulla somministrazione di bevande alcoliche. Ulteriore dimostrazione del come talvolta l’ossessione per il profitto immediato,  porta a mettere da parte non solo le norme urbanistiche e gestionali, ma anche la responsabilità sociale

Sant’Agnello – Un evento che doveva essere un semplice party estivo si è trasformato in un caso di cronaca. I Carabinieri della stazione di Sorrento sono intervenuti  presso un lido della Marina di Cassano a Sant’Agnello, interrompendo una maxi festa con circa mille partecipanti, in gran parte giovanissimi, molti dei quali minorenni. A seguito del sopralluogo, i militari hanno denunciato penalmente il proprietario e l’amministratore della struttura balneare. Le irregolarità riscontrate sono gravi. L’evento, sponsorizzato sui social e animato da un dj con centinaia di migliaia di follower, si svolgeva su un solarium con una capienza massima consentita di 200 persone. Secondo i riscontri dei carabinieri, erano invece presenti circa 1.000 giovani, cinque volte il limite previsto dalle norme di sicurezza. – A far scattare ulteriori accertamenti è stata anche la scoperta di un consumo sconsiderato (e illegale) di alcolici da parte di minori. Su uno dei tavoli, circondato da sette ragazzi tutti sotto i 18 anni, è stato rinvenuto uno scontrino da quasi 800 euro interamente spesi in alcolici. Un episodio che ha confermato la totale assenza di controllo da parte della gestione dell’attività, non solo in termini di sicurezza strutturale, ma anche per quanto riguarda il rispetto delle normative sulla somministrazione di bevande alcoliche. Alla luce dei fatti, i due responsabili sono stati denunciati. Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori responsabilità.

La vicenda apre inevitabilmente una riflessione più ampia sul mondo dell’imprenditoria turistica locale. Troppo spesso alcuni operatori del settore si lamentano delle difficoltà burocratiche, dei costi e degli ostacoli nel fare turismo in Campania, salvo poi essere i primi a ignorare regole fondamentali. L’ossessione per il profitto immediato, infatti, porta a mettere da parte non solo le norme urbanistiche e gestionali, ma anche la responsabilità sociale, soprattutto nei confronti dei più giovani. In casi come questo, si dimostra quanto certi comportamenti non solo siano illegali, ma potenzialmente pericolosi per l’incolumità dei minori. – 27 agosto 2025

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