Accusato di peculato, con la sua collaborazione e l’assenza di precedenti penali ha portato il gip a concedere gli arresti domiciliari. Ricostruite le dinamiche interne all’associazione “La Fenice”, a gestire in prima persona fondi e carte di pagamento era lo stesso Coppola
Sorrento – Sviluppi importanti nell’inchiesta giudiziaria che ha travolto l’amministrazione comunale di Sorrento e portato all’arresto dell’ex sindaco Massimo Coppola. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, dott.ssa Mariaconcetta Criscuolo, ha concesso gli arresti domiciliari a Danilo Amitrano, legale rappresentante dell’associazione culturale La Fenice, coinvolta nel presunto sistema corruttivo che, secondo l’accusa, avrebbe drenato fondi pubblici per fini personali. Amitrano, incensurato, ha convinto i magistrati della sua posizione marginale, dichiarando di aver svolto il ruolo di semplice prestanome del primo cittadino. Durante l’interrogatorio reso alla presenza dei suoi legali, ha ricostruito le dinamiche interne all’associazione, sostenendo che a gestire in prima persona fondi e carte di pagamento fosse lo stesso Coppola. Accusato di peculato, Amitrano, con la sua collaborazione e l’assenza di precedenti penali ha portato il Gip a concedere la misura attenuata degli arresti domiciliari.
Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata e Massa Lubrense, coordinate dalla Procura oplontina, l’associazione La Fenice avrebbe ricevuto circa 85mila euro di fondi comunali per l’organizzazione di eventi pubblici. Di questi, almeno 34mila euro sarebbero stati spesi direttamente da Coppola per vacanze, viaggi, beni di lusso, orologi, cravatte costose e anche per spostamenti insieme al sensitivo Raffaele Guida, figura già nota alle cronache locali per il suo stretto legame con l’ex sindaco.
L’inchiesta, che ha fatto tremare i vertici della politica sorrentina, ruota attorno a una presunta rete di corruzione e turbativa d’asta legata a una decina di appalti pubblici. A oggi, sono 25 le persone indagate, tra cui 7 imprenditori, due funzionari comunali, l’ex consigliere comunale e commercialista Vincenzo Sorrentino, oltre allo stesso Coppola e al sensitivo Guida. Le indagini, guidate dal Colonnello Gennaro Pino e dal Capitano Francesco Tartaglione, proseguono senza sosta, mentre la città di Sorrento attende risposte e chiarezza su un’inchiesta che ha scosso profondamente la fiducia nelle istituzioni locali. – 22 luglio 2025