Negli atti dell’inchiesta emergono i retroscena di una relazione quasi esoterica tra l’ex primo cittadino e Raffaele Guida. Arrestati entrambi: non avevano previsto le manette.
Sorrento – A Massimo Coppola, ex sindaco di Sorrento, non bastavano gli strumenti dell’amministrazione pubblica: per orientare le sue scelte si sarebbe affidato anche ai tarocchi e ai presunti poteri di “Lello il sensitivo”, all’anagrafe Raffaele Guida. È questo uno degli aspetti più sorprendenti emersi dall’inchiesta della Guardia di Finanza di Torre del Greco, che ha portato all’arresto dei due nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto “Sistema Sorrento”, un presunto giro di appalti pilotati e influenze illecite nella gestione della cosa pubblica. Secondo gli inquirenti, Guida non era solo un amico di vecchia data, ma una figura centrale all’interno della rete decisionale dell’amministrazione comunale: un “consigliere occulto”, come lo definiscono gli investigatori, capace di indirizzare le scelte del primo cittadino anche attraverso pratiche esoteriche.
L’amicizia tra Coppola e Guida risale ai tempi dell’università, quando l’ex sindaco si recava spesso a Santa Maria a Vico, nel Casertano, per consultare le “carte” con l’amico Raffaele. Una frequentazione che, a quanto pare, non si è mai interrotta: anche da sindaco, Coppola avrebbe continuato a fare riferimento al “sensitivo” per valutare persone e situazioni, in un intreccio tra fedi personali e scelte istituzionali che ora è finito al centro del fascicolo d’inchiesta. “Chiedeva di usare i suoi poteri per avere rassicurazioni sulle persone con cui aveva a che fare” si legge in uno degli atti dell’indagine.
Da quanto emerge, però, né i tarocchi né le doti divinatorie di “Lello” sono bastati a prevedere l’arrivo delle Fiamme Gialle. Al termine di mesi di accertamenti, la Procura di Torre Annunziata ha disposto misure cautelari in carcere per entrambi: Coppola e Guida sono ora ristretti a Poggioreale, indagati per un totale di 14 capi d’accusa. Secondo la ricostruzione investigativa, Guida avrebbe avuto un ruolo da intermediario tra il sindaco e diversi imprenditori, influenzando assegnazioni di appalti e orientando scelte strategiche del Comune. Un “fiduciario” senza incarico formale, ma con un peso determinante. – Durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Maria Concetta Criscuolo, i due indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e non hanno rilasciato dichiarazioni spontanee. L’inchiesta, ancora in pieno sviluppo, punta ora a ricostruire l’intera rete di relazioni e favori che avrebbe sostenuto il “sistema Coppola”. Con una certezza già agli atti: il sensitivo non aveva previsto tutto… – 19 luglio 2025