Mentre a Vico Equense si fa strada una linea dura e coerente, la Città del Tasso, nonostante il varo di recenti ferree ordinanze, continua a sfoggiare i recenti fallimenti amministrativi, in cui le regole valgono solo sulla carta se non accompagnate da un controllo serio e costante da parte di chi di dovere.
Sorrento – In Penisola Sorrentina sembrerebbero esistere due mondi paralleli, distanti pochi chilometri ma anni luce in termini di gestione del territorio e rispetto delle regole. A Vico Equense, il Comune, guidato dal sindaco Peppe Aiello, impone controlli serrati sull’occupazione del suolo pubblico. A Sorrento, invece, nonostante rigide ordinanze, la situazione appare fuori controllo, con cittadini sempre più indignati e rassegnati davanti a un caos che sembra ormai normalizzato. – Nel comune vicano, in questi giorni la Polizia Municipale è intervenuta su più fronti: alla Marina di Vico è stato bloccato un parcheggio per motorini, attivo senza alcuna ordinanza autorizzativa. Al centro, i controlli si sono concentrati su ristoranti e locali che hanno ampliato arbitrariamente lo spazio dedicato ai tavolini, andando oltre i limiti consentiti. – Un segnale chiaro da parte dell’amministrazione Aiello: il suolo pubblico è un bene comune e va rispettato. Nessuno può occuparlo senza permesso, tanto meno abusarne per fini commerciali. La linea è dura, ma coerente. E, soprattutto, si traduce in azioni concrete.
Sorrento: ordinanze ignorate, caos sotto gli occhi di tutti – Nella Città del Tasso, invece, il copione è ben diverso. Nonostante una rigida ordinanza firmata dalla Commissaria Prefettizia, dott.ssa Rosalba Scialla, il centro cittadino continua a essere teatro di un’occupazione diffusa, incontrollata e spesso platealmente illegittima del suolo pubblico. Corso Italia , da Piazza Veniero all’incrocio di Marano e oltre, è ormai da tempo diventato un percorso a ostacoli. Dove marciapiedi e spazi pubblici vengono quotidianamente invasi da strutture commerciali, tavolini, fioriere e ombrelloni piazzati senza alcun rispetto delle distanze o delle norme. Il tratto pedonale del Corso Italia che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita della città, sembra diventato un palcoscenico per una “messa in scena” quotidiana. Infatti, oltre ai vari dubbi sul collaudo definitivo della infrastruttura e ad un sistema di carico e scarico merci disordinato, dopo i primi interventi, successivi al varo della ordinanza commissariale si continua ad assistere ad una occupazione di suolo pubblico a singhiozzo in base all’ora del giorno. Inutile dire che la mancanza di controllo da parte di chi di dovere la fa da padrone.
Per tanti cittadini è proprio tale il cuore della questione. Un nodo che appare oggi tanto semplice quanto grave : le ordinanze esistono, ma chi le fa rispettare? In tanti si pongono domande legittime e preoccupate: a cosa serve varare regolamenti se poi non ci sono né i controlli né le sanzioni? Non era prevista un’inversione di rotta con il Commissario Prefettizio? Tale compito non dovrebbe interessare tutte le Forze dell’Ordine e non solo alla Polizia Municipale? Invece, la sensazione che si rileva è quella di assistere ad una sorta di scaricabarile, con una divisione dei compiti che appare del tutto inspiegabile mentre continua ad imperare il caos.
Ancora più inaccettabile che tutto ciò avvenga in pieno centro, nelle aree più frequentate da residenti e turisti, dove ci si aspetterebbe un presidio costante da parte delle forze dell’ordine. Invece, nulla cambia. Dalla centralissima Piazza Tasso fino all’incrocio di Marano, si continuano a rilevare occupazioni stabili del suolo, in alcuni casi con strutture fissate permanentemente, come se lo spazio pubblico fosse proprietà privata.
La situazione di Sorrento non è solo un problema di decoro urbano, è il simbolo di recenti fallimenti amministrativi, in cui le regole valgono solo sulla carta e le ordinanze diventano strumenti inutili se non accompagnate da un controllo serio e costante. Nel frattempo che si individuino ano determinate responsabilità, i cittadini pagano il prezzo dell’inerzia: marciapiedi impraticabili, disordine visivo, traffico pedonale compromesso e una sensazione crescente di impotenza. – 10 luglio 2025