L’obiettivo è garantire a territori insulari, spesso penalizzati dall’isolamento geografico, deroghe normative e strumenti concreti per superare le difficoltà legate alla distanza dalla terraferma
Capri – Un passo decisivo verso il riconoscimento dello status di “zona disagiata” per Capri, Ischia e Procida. L’iter della proposta di legge regionale, sostenuta da oltre 17.000 firme – ben oltre il quorum minimo di 10.000 – continua a procedere spedito. Dopo l’ok alla validazione, è arrivato anche il via libera in commissione, tappa fondamentale che apre la strada alla fase finale dell’approvazione.
L’obiettivo è chiaro: garantire a questi territori insulari – spesso penalizzati dall’isolamento geografico – deroghe normative e strumenti concreti per superare le difficoltà legate alla distanza dalla terraferma. Il riconoscimento come “zona disagiata” consentirebbe infatti di intervenire in ambiti cruciali come la sanità, la mobilità e l’organizzazione dei servizi pubblici.
All’audizione presso il Consiglio regionale della Campania erano presenti, oltre ai rappresentanti istituzionali, anche i sindaci di Capri e Lacco Ameno, Paolo Falco e Giacomo Pascale, e la consigliera comunale di Ischia Carmen Criscuolo. Le loro testimonianze hanno evidenziato le criticità condivise da tutte le realtà coinvolte: carenza di personale, strutture sanitarie insufficienti, difficoltà nei collegamenti e disomogeneità nella gestione dei servizi.
Accanto alle isole, la proposta include anche i Comuni di Sapri, Sessa Aurunca e Piedimonte Matese: territori “interni” che, pur non essendo insulari, vivono condizioni di disagio analoghe a causa della marginalità e della difficoltà di accesso ai servizi essenziali.
“Questa proposta rappresenta un significativo passo avanti per le isole del Golfo di Napoli e per le aree interne – ha dichiarato il sindaco di Capri, Paolo Falco –. È un riconoscimento dei diritti costituzionali dei cittadini di queste “isole territoriali”, come il diritto alla salute e alla continuità territoriale. Continueremo a lottare per ottenere i servizi che ci spettano e superare i disagi che da troppo tempo penalizzano le nostre comunità.”
Se il percorso legislativo si concluderà con l’approvazione definitiva, Capri e le altre realtà interessate potrebbero finalmente beneficiare di un nuovo status giuridico che consenta interventi mirati e risorse dedicate, colmando così una storica distanza tra centro e periferia. – 25 giugno 2025