Il Riesame conferma la custodia cautelare per l’ex primo cittadino e il suo collaboratore, arrestati in flagranza per una presunta tangente da 6mila euro. Attraverso il suo legale l’ex primo cittadino aveva chiesto gli arresti domiciliari fuori Regione che però gli sono stati negati
Restano in carcere l’ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e il suo stretto collaboratore Francesco Di Maio. Il Tribunale del Riesame di Napoli (12esima sezione), infatti, ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dalle difese, confermando la misura della custodia cautelare in carcere per entrambi gli indagati.
Coppola, tramite il proprio legale, aveva chiesto la concessione degli arresti domiciliari in una località fuori Regione, ma l’istanza è stata rigettata. Stessa decisione anche per Di Maio. I due erano stati arrestati in flagranza di reato lo scorso 20 maggio dalla Guardia di Finanza di Massa Lubrense, al termine di una cena in un ristorante della costiera sorrentina, subito dopo aver ricevuto – secondo l’accusa – una tangente da 6mila euro in contanti. L’operazione è stata condotta dai militari del Gruppo di Torre Annunziata e coordinata dalla Procura oplontina, con i sostituti procuratori Schioppi e De Micheli, sotto la direzione del procuratore capo Nunzio Fragliasso. Gli inquirenti ipotizzano l’esistenza di un sistema illecito di assegnazione di appalti pubblici e servizi comunali, al centro di una più ampia indagine che coinvolge, al momento, 25 persone.
Secondo quanto emerso, la somma ricevuta rappresenterebbe solo una parte di un più ampio giro di mazzette legato agli appalti pubblici nel Comune di Sorrento. Le indagini proseguono per fare piena luce sull’intero sistema e su eventuali ulteriori responsabilità. – 05 giugno 2025