Martina, l’agonia prima della morte: “Colpita con crudeltà”

Facebook
WhatsApp
Telegram
X
Threads
LinkedIn

A rivelarlo è l’autopsia eseguita all’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania.I risultati parlano di quattro ferite alla testa, concentrate tra fronte e nuca, inferte con un sasso. Domani i funerali della 14enne uccisa ad Afragola dall’ex fidanzato

Non è morta subito. Martina Carbonaro, la 14enne assassinata lo scorso 27 maggio ad Afragola, ha lottato prima di cedere alla violenza cieca del suo ex fidanzato, Alessio Tucci, 19 anni. Una fine atroce, in un locale abbandonato del palazzetto dello sport, trasformato in teatro di un femminicidio che scuote nel profondo.

A rivelarlo è l’autopsia eseguita all’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania dalla dottoressa Raffaella Salvarezza, incaricata dalla Procura di Napoli Nord. I risultati parlano di quattro ferite alla testa, concentrate tra fronte e nuca, inferte con un sasso. Una di queste lesioni ha provocato una massiccia fuoriuscita di sangue, verosimilmente fatale. Tuttavia, resta ancora da chiarire se Martina fosse viva quando Tucci ha occultato il corpo sotto un vecchio armadio, tra macerie e rifiuti. Saranno gli esami istologici e anatomopatologici a stabilirlo con certezza.

Quel che è emerso finora disegna un quadro di estrema crudeltà. “Ha agito con efferatezza”, ha affermato la procuratrice Anna Maria Lucchetta. La giudice per le indagini preliminari, Stefania Amodeo, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, ha parlato di una “personalità allarmante, incapace di controllare gli impulsi”. Non solo l’omicidio, ma anche ciò che è seguito racconta una freddezza inquietante: Tucci avrebbe cancellato le chat dal telefono suo e da quello di Martina, nascosto il cellulare della ragazza, fatto una doccia e poi partecipato alle ricerche, come se nulla fosse.

Nel primo sopralluogo, effettuato nel pomeriggio, gli inquirenti avevano trovato solo occhiali, tracce di sangue e la pietra insanguinata. Il corpo, invece, è stato rinvenuto solo dopo mezzanotte, durante una seconda ispezione della zona.

Sul collo della vittima sono stati riscontrati segni sospetti, ma al momento non è certo che si tratti di un tentativo di strangolamento. Tra i quesiti affidati ai periti anche quello più doloroso: se Martina poteva essere salvata con un soccorso tempestivo

Ai rilievi erano presenti i consulenti delle parti: Pietro Tarsitano e Omero Pinto per la famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Sergio Pisani; Antonio Palmiero per la difesa dell’indagato, rappresentata dall’avvocato Mario Mangazzo.

La salma è stata restituita alla famiglia. I funerali si terranno domani, alle ore 15, nella basilica di Sant’Antonio di Afragola, celebrati dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Mimmo Battaglia. Sarà l’ultimo saluto a una vita spezzata troppo presto, in un contesto dove l’amore giovanile si è trasformato in orrore.- 04 giugno 2025

Fonte e foto Ansa
Facebook
WhatsApp
Telegram
X
Threads
LinkedIn
Subscribe
Notificami
guest

0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

Accessibility Toolbar

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina.

 

0
Would love your thoughts, please comment.x