Sorrento, traffico paralizzato: donna rompe le acque, corsa contro il tempo dei carabinieri per salvarle la vita

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Senz’altro una storia a lieto fine. Ma quanti “lieti fine” continueranno a dipendere dalla fortuna, dalla prontezza  e dai miracoli delle Forze dell’Ordine? Un episodio che ancora una volta, inquadra una fotografia impietosa di un sistema che continua a ignorare le vere priorità. Come un’emergenza sanitaria cronica, fatta di strutture carenti, servizi insufficienti e una popolazione costretta a correre a Napoli per ricevere cure adeguate.

Sorrento – È stata una corsa contro il tempo, una di quelle in cui ogni minuto può cambiare un destino. Lunedì sera, 12 maggio, una pattuglia del nucleo radiomobile dei Carabinieri di Sorrento ha scortato d’urgenza una coppia verso il Policlinico di Napoli: la donna, incinta e prossima al parto, aveva rotto le acque e la loro bambina,come già in precedenza accertato, sarebbe nata con una grave malformazione cardiaca. A Napoli li attendeva un’équipe specializzata. Ma tra loro e l’ospedale c’era un ostacolo ben noto: il traffico paralizzato della Costiera. – Mentre la donna era in travaglio, le strade erano bloccate dalle consuete code in uscita dalla Penisola. Senza l’intervento dei carabinieri che, compresa l’urgenza, hanno acceso i lampeggianti e aperto la strada per tutto il tragitto,questa storia sarebbe potuta finire diversamente. Dopo poco più di un’ora, la coppia è finalmente arrivata in ospedale: la piccola è nata poco dopo e, nei prossimi giorni, affronterà un delicato intervento al cuore. Mamma e bambina stanno bene.

Una storia a lieto fine, certo. Ma quanti “lieti fine” continueranno a dipendere dalla fortuna, dalla prontezza  e dai miracoli delle forze dell’ordine ? Perché questa non è solo la storia di una corsa in emergenza. È la fotografia impietosa di un sistema che continua a ignorare le vere priorità. Da decenni, la Penisola sorrentina convive con un’emergenza sanitaria cronica, fatta di strutture carenti, servizi insufficienti e una popolazione costretta, in caso di gravi patologie, a correre a Napoli per ricevere cure adeguate. E deve farlo spesso attraverso arterie viarie intasate, obsolete, inadeguate. In questo contesto, la politica locale sembra muoversi in tutt’altra direzione. Mentre la sanità resta ferma, e la viabilità continua a collassare ogni weekend o in qualsiasi ora di punta, si investe tempo, denaro e comunicazione in iniziative discutibili: eventi effimeri, opere di facciata, progetti che servono più a garantirsi visibilità (e voti) che a risolvere i problemi reali della comunità. Chi amministra sembra dimenticare che qui non si parla di disagi, ma di vite. Una donna incinta che rischia di partorire in auto nel traffico non è folklore da social, è l’ennesima prova di una terra bella ma fragile, dove ogni emergenza si trasforma in dramma per l’assenza di scelte serie e coraggiose. – 15 maggio 2025

Fonte: NapoliToday;foto di repertorio

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