Sorrento riapre l’Agruminato: pulizia e manutenzione celebrata come evento storico

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La cura e la manutenzione costante del verde pubblico, come all’interno del fondo Petrulo, non dovrebbe trasformarsi ogni volta in un evento celebrativo  da presentare poi alla cittadinanza magari per costruire o mantenere consenso.

Sorrento – Riaprire finalmente un cancello, dopo aver potato e pulito uno storico giardino, non dovrebbe fare notizia.  Invece, puntuale come ogni anno, la manutenzione del Fondo Petrulo,a suo tempo donato da Achille Lauro alla Citta di Sorrento e noto come “Agruminato” – si trasforma in una cerimonia degna di un’inaugurazione istituzionale. Con tanto di sindaco in prima fila, assessori, consiglieri, esponenti delle Forze dell’Ordine,vertici di Penisolaverde e la solita stampa al seguito. Il tutto per annunciare quella che, in un contesto normale, sarebbe una semplice e doverosa operazione di cura del verde pubblico.

Il Comune di Sorrento, infatti, ha affidato alla società in house Penisolaverde l’esecuzione di lavori definiti “straordinari”, ma che nella sostanza si traducono in quella che in effetti  dovrebbe essere individuata come normale manutenzione e  pulizia stagionale.  Qualche ripiantumazione e il ripristino dell’accessibilità a un parco cittadino che, ricordiamolo, dovrebbe essere sempre fruibile. Eppure,anche quest’anno, con la riapertura dell’ingresso da corso Italia, come spesso accade di sovente per altre situazioni, l’intervento viene presentato come un regalo alla cittadinanza, inondando i media locali, mai troppo critici,  con comunicati e foto istituzionali.

Non manca il rituale dell’autocelebrazione: pannelli informativi in doppia lingua, 62 nuove piante di agrumi (su oltre 800 presenti), e persino una “Passeggiata delle rose” come ciliegina sulla torta. Tutto molto suggestivo, se non fosse che la narrazione dell’amministrazione comunale sembra ignorare il fatto che questi spazi pubblici spesso rimangono chiusi o inaccessibili per mesi, senza spiegazioni, lasciando i cittadini a domandarsi se davvero l’Agruminato sia considerato una priorità o solo un palcoscenico per le foto di rito.

Mentre intere zone di verde pubblico continuano a rimanere abbandonate o in mano ai privati, tipo le arree superficiali dei parcheggi interrati che per legge (L.R. 19/2001)dovrebbere essere a fruizione pubblica, il sindaco Massimo Coppola promette “giornate aperte a studenti, cittadini e turisti” con laboratori dedicati alla cultura agrumicola del territorio. Un’idea lodevole, certo, ma che stride con la gestione a singhiozzo dell’area e con la totale assenza di una vera programmazione pluriennale che vada oltre il taglio dell’erba e la manutenzione pre-estiva.

Se la cura del verde urbano è un dovere istituzionale, non dovrebbe trasformarsi in un evento celebrativo. Tanto meno dovrebbe essere strumentalizzata per costruire consenso, in una città che ha ben altri problemi da affrontare e spazi verdi da destinare ai cittadini residenti che meriterebbero una attenzione mirata e costante. – 10 maggio 2025

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