Il personale di bordo, secondo quanto riferito dal direttore del trasporto ferroviario di EAV, ingegner David Mamone Capria, ha utilizzato un estintore “a scopo esclusivamente precauzionale”. Ma il fumo bianco, spinto dal vento, è penetrato nei vagoni attraverso i finestrini aperti, generando panico tra i passeggeri. Alcuni hanno forzato le porte d’emergenza e, in autonomia, hanno raggiunto la stazione più vicina a piedi, camminando lungo i binari.
Una scena che ha del surreale, ma che per i pendolari della linea Sorrento-Napoli non rappresenta affatto un’eccezione. Dopo mezz’ora di caos, un secondo treno ha concluso le operazioni di trasbordo. Intanto, dai vertici EAV arrivano rassicurazioni di rito, parole svuotate di significato dopo anni di malfunzionamenti, ritardi cronici, carrozze fatiscenti e disservizi sempre più frequenti.
Quello che lascia sgomenti è il silenzio assordante delle istituzioni locali. Nessuno dei sindaci della penisola sorrentina – da Vico Equense a Massa Lubrense – ha ritenuto opportuno commentare l’ennesimo episodio che mette a repentaglio la sicurezza di migliaia di cittadini. Una disattenzione grave, che si traduce in complicità morale di fronte al degrado di un servizio pubblico essenziale per studenti, lavoratori e turisti.
E mentre il presidente EAV Umberto De Gregorio resta saldo al suo posto grazie alla copertura politica del governatore Vincenzo De Luca, la Circumvesuviana continua a bruciare. Letteralmente. Ma pare che nessuno, tra le istituzioni locali, abbia ancora sentito il dovere di alzare la voce.- 01 maggio 2025