I ragazzi avrebbero confermato di avere visto filmati a sfondo pornografico all’interno dei locali dove a turno (a gruppi di due o tre) venivano condotti dalla docente di sostegno
In tutto sette studenti della scuola media Salvati di Castellammare di Stabia che avrebbero fatto parte del gruppo di ragazzi della “saletta” – dove sarebbero avvenuti abusi sessuali e sarebbero stati costretti a vedere filmati a sfondo pornografico – hanno confermato davanti al gip Luisa Crasta i racconti che hanno portato in carcere, lo scorso 13 gennaio,una professoressa di sostegno di 37 anni, con l’accusa di violenza sessuale e induzione a compiere atti sessuali. Tra i piccoli allievi ascoltati nell’ambito dell’incidente probatorio per i presunti fatti avvenuti nell’istituto del rione Scanzano, c’è anche colui il quale ha raccontato di essere stato costretto a subire abusi dalla professoressa all’interno dei locali dove sarebbero avvenuti gli incontri. I ragazzi sono assistiti dall’avvocato penalista Antonio de Martino e avrebbero confermato di avere visto filmati a sfondo pornografico all’interno dei locali dove a turno (a gruppi di due o tre) venivano condotti dalla docente di sostegno di uno di loro. Locali definiti “saletta”, nome dal quale sarebbe sorto un gruppo di messaggeria composto dalla stessa docente e dai ragazzini una volta che i locali utilizzati a scuola sarebbero stati interdetti. – 19 marzo 2025