E’ quanto dichiara il prefetto di Napoli, Michele di Bari. La maggior parte degli sgomberi riguarda abitazioni situate nell’area di Bagnoli che, allo stato, risulta la più colpita dai due forti movimenti del 13 e 14 marzo.
Napoli – Proseguono i controlli nell’area flegrea, circa la stabilità degli edifici nelle zone più colpite dagli eventi tellurici. Al momento, sono oltre 100 le persone rimaste senza casa per problemi di staticità degli edifici determinati dalle recenti scosse nell’area flegrea. La maggior parte degli sgomberi riguarda abitazioni situate nell’area di Bagnoli che, allo stato, risulta la più colpita dai due forti movimenti del 13 e 14 marzo. Lo sgombero più consistente, in via Bagnoli: 49 famiglie residenti nello stabile al civico 480. Nello specifico il prefetto Michele di Bari ha spiegato che la bassissima percentuale di sgomberi in rapporto alle verifiche effettuate, il territorio tiene. “I nuclei familiari – spiega il prefetto di Napoli Michele di Bari a margine della riunione del Ccs/Centro di coordinamento dei soccorsi convocato in mattinata a Palazzo di Governo – hanno per la quasi totalità trovato sistemazione in autonomia”. Dopo le recenti scosse si è riunito nuovamente il Centro di coordinamento soccorsi – spiega il prefetto Michele di Bari – C’è una situazione in atto che ha riguardato lo sgombero di circa 100 persone e, devo dire la verità con grande senso di responsabilità, tutti gli enti coinvolti hanno promosso le iniziative del caso, di assistenza e di accoglienza, anche se registro che le persone spesso trovano una autonoma sistemazione. C’è un tessuto di accoglienza e di solidarietà molto molto bello, molto efficace”.
Nel frattempo,proseguono a ritmo serrato le verifiche sul territorio da parte dei Vigili del Fuoco: 15 le squadre impegnate: 8 provenienti dai comandi dislocati in Campania, 4 del Comando di Napoli e 3 della Direzione Regionale coordinata da Emanuele Franculli. . Inoltre ha sottolineato Michele di Bari “C‘è una componente di Protezione civile nazionale e regionale che davvero sta facendo un lavoro egregio come anche i sindaci, i volontari e la Protezione civile in generale – spiega il prefetto – Certamente ci sono momenti in cui c’è anche scoramento, perché dopo la scossa di ieri di 3.5, mi rendo conto che la popolazione vive un momento di stress. Le ASL faranno di tutto perché io credo che ci sia bisogno anche spesso di un supporto psicologico perché è una popolazione che va accompagnata, compresa per quello che sta vivendo.” – 15 marzo 2025
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