A Bruxelles pronta la procedura d’infrazione sugli atti legislativi fatti approvare dal centrodestra. In Parlamento, le opposizioni chiedono l’abrogazione della norma – video
Con un ordine del giorno proposto da Francesco Emilio Borrelli(AVS) e sottoscritto dal PD con Eleonora Evi e dal M5S con Alessandro Caramiello, è stato chiesto a Bruxelles, la procedura d’infrazione sugli atti legislativi, fatti approvare dal centrodestra. Ovvero dell’“emendamento Foti” alla legge di Bilancio del 2022 e finito sotto la lente dell’Ue, circa il quale tuttavia sarebbe già pronta, a Bruxelles, la procedura d’infrazione. Per l’opposizione si tratterebbe dell’ennesimo regalo ai cacciatori e agli armieri , la così detta” lobby venatoria”.In sintesi cosa prevede la Legge: allungamento della stagione venatoria oltre i limiti fissati dalla scienza e dalle direttive europee, con gravissime ripercussioni su tutta la fauna e in particolare sugli uccelli che verrebbero cacciati durante i delicati periodi della migrazione e della riproduzione; abolizione delle giornate di silenzio venatorio, con conseguente possibilità di andare a caccia 7 giorni su 7, per la maggior parte dell’anno, senza concedere neppure un giorno di tregua alla fauna e impedendo ai normali cittadini di frequentare le aree naturali senza il rischio di essere impallinati; cancellazione delle norme che tutelano i piccoli uccelli utilizzati in maniera vergognosa come richiami vivi, con conseguente via libera ai bracconieri che già oggi guadagnano enormi ricchezze con il traffico di questi uccelli catturati illegalmente in natura; possibilità di andare a caccia anche di notte con visori termici (gli stessi utilizzati in guerra); indebolimento dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che verrebbe scavalcato da 20 diversi organismi regionali sulla caccia alle dipendenze della politica, così da permettere alle Regioni di varare calendari venatori ancora più favorevoli ai cacciatori; approvazione dei calendari venatori per legge e non per atto amministrativo, per impedire alle associazioni come il WWF di chiedere l’annullamento da parte dei Tribunali Amministrativi Regionali anche di quelli palesemente illegittimi; riduzione delle sanzioni, già oggi irrisorie, contro chi esercita la caccia in periodo di divieto o nelle aree private in cui non è consentita (fondi chiusi).Ora il governo tenterebbe metterci una pezza, sottolineano le opposizioni,modificando il testo e aggiungendo nella legge una frase ridicola di impegno a rispettare le regole europee. Cio nonostante le opposizioni sono certe che l’infrazione rimarrà aperta. Per Eleonora Evi come al solito a pagare saranno chiaramente i cittadini con le loro tasche ma ancor di più esseri senzienti innocenti che dovrebbero invece essere tutelati dallo Stato come indica anche la Costituzione. – 02 novembre 2024